Quando il trasferimento del lavoratore è illegittimo?

9/6/20253 min read

a man riding a bike past a bunch of boxes
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Quando ti viene comunicato il trasferimento in un'altra sede, la tua vita può essere stravolta. Magari si trova a decine o centinaia di chilometri di distanza, costringendoti a scegliere tra cambiare completamente la tua vita, allontanarti dalla famiglia, o rischiare il posto di lavoro. La sensazione di impotenza e la paura di subire un'azione illegittima o di perdere i tuoi diritti sono più che comprensibili.

Ma non temere. La legge stabilisce dei paletti ben precisi per i trasferimenti dei lavoratori e ti offre strumenti per difenderti. In questo articolo, ti guideremo attraverso i tuoi diritti e ti spiegheremo perché agire con il supporto di un avvocato specializzato è la chiave per tutelare i tuoi interessi.

Indice

  • Parte 1: La soluzione che mette fine al conflitto

    • Quando un trasferimento è legittimo e quando posso oppormi?

    • Ho diritto alla NASPI se mi dimetto per un trasferimento troppo lontano?

  • Parte 2: Perché lo Studio Legale Balistreri è la scelta giusta per te

    • Quali sono i vantaggi di affidarsi a un avvocato specializzato in diritto del lavoro?

    • Quali sono i rischi se non ti rivolgi a un professionista?

Parte 2: Perché lo Studio Legale Balistreri è la scelta giusta per te

Quando ricevi la comunicazione di un trasferimento, il tempo è un fattore cruciale. Agire in modo tempestivo, entro i termini previsti dalla legge, è l'unico modo per non perdere i tuoi diritti. Gestire la situazione da solo, senza la giusta competenza, può portare a errori fatali che renderanno impossibile la tua difesa.

Quali sono i vantaggi di affidarsi a un avvocato specializzato in diritto del lavoro?

Noi dello Studio Legale Balistreri abbiamo una profonda esperienza nella gestione di controversie sui trasferimenti di lavoratori. Il nostro supporto ti garantisce:

  • Massima Competenza: Analizziamo ogni dettaglio della situazione per capire se il trasferimento è legittimo, quali sono le opzioni a tua disposizione e come agire al meglio per tutelare i tuoi interessi.

  • Guida Esperta: Ti affianchiamo in ogni fase, dall'analisi della comunicazione del trasferimento alla sua impugnazione, dalla mediazione con il datore di lavoro fino all'eventuale contenzioso in tribunale.

  • Rispetto dei termini: Conosciamo i termini strettissimi per l'impugnazione (60 giorni) e ti assistiamo per non perdere questa preziosa opportunità. Ti supportiamo anche nella richiesta di risarcimento del danno in caso di mancato preavviso.

Quali sono i rischi se non ti rivolgi a un professionista?

Sottovalutare l'importanza di una consulenza esperta in un momento così cruciale può avere conseguenze disastrose:

  • Perdi i tuoi diritti: Non impugnare il trasferimento entro i termini può farti perdere ogni possibilità di opporsi, con la conseguenza di dover accettare la nuova sede o rassegnare le dimissioni senza diritto alla NASPI.

  • Illegittimità: Un'azione non professionale può portare a errori che renderanno la tua opposizione inefficace o addirittura nulla, lasciandoti senza alcuna difesa.

  • Lunghe battaglie legali: Un'azione non professionale può portare a un contenzioso in tribunale lungo e costoso, senza avere la certezza di un esito favorevole.

Non lasciare che una decisione del tuo datore di lavoro comprometta la tua vita. Se hai subito un trasferimento che ritieni ingiusto, contattaci per una consulenza senza impegno. Insieme, possiamo lottare per i tuoi diritti e trovare la soluzione più giusta per te.

Parte 1: La soluzione che mette fine al conflitto

Il datore di lavoro ha il diritto di organizzare la propria attività, ma non può farlo a discapito dei diritti del lavoratore. Il trasferimento del lavoratore non è un'azione arbitraria e deve sempre avere una motivazione ben precisa.

Quando un trasferimento è legittimo e quando posso oppormi?

Secondo la legge, un trasferimento del lavoratore è lecito solo se motivato da comprovate ragioni tecniche, organizzative o produttive. Non può essere un'azione punitiva. Questo significa che il datore di lavoro deve dimostrare che il tuo trasferimento è necessario per il buon funzionamento dell'azienda, ad esempio perché la tua sede di lavoro sta subendo una riorganizzazione o perché le tue competenze sono più utili in un'altra unità produttiva. La giurisprudenza ha anche riconosciuto la legittimità del trasferimento in caso di incompatibilità aziendale che crea disservizi.

I vantaggi di questo principio sono chiari:

  • Tutela del lavoratore: Non puoi essere trasferito senza una valida ragione. Se le motivazioni non sono fondate, il trasferimento può essere impugnato e annullato.

  • Limiti al potere del datore di lavoro: Il giudice può e deve verificare che il trasferimento sia coerente con le finalità dell'impresa, sebbene non possa sindacare nel merito della scelta imprenditoriale.

Ho diritto alla NASPI se mi dimetto per un trasferimento troppo lontano?

La risposta è , a determinate condizioni. Se il tuo datore di lavoro ti trasferisce in una sede che si trova a oltre 50 km dalla tua residenza o che impiegherebbe oltre 80 minuti per essere raggiunta con i mezzi pubblici, hai il diritto di rassegnare le dimissioni per giusta causa. Questo non è considerato un atto volontario, e ti dà il diritto di ricevere l'indennità di disoccupazione (NASPI). La stessa possibilità vale anche in caso di risoluzione consensuale del rapporto, a seguito di una procedura di conciliazione presso l'Ispettorato del Lavoro.

I vantaggi di questa soluzione sono evidenti:

  • Protezione economica: Non sei costretto a scegliere tra una vita logorante e la disoccupazione. Se la nuova sede è troppo scomoda, puoi dimetterti senza perdere i tuoi diritti.

  • Sicurezza: La circolare INPS n. 142 del 2015 riconosce esplicitamente questo caso come motivo per accedere alla NASPI, garantendoti una tutela certa.

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